ASSEMBLEA CARITAS TICINO 2019
Il 2018 ha segnato i 30 anni di organizzazione di Programma occupazionale
L’Assemblea di Caritas Ticino, l’organo direttivo dell’Organizzazione nata nel 1942, ha tenuto venerdì 10 maggio 2019 la sua seduta annuale per l’esame dei conti e il rapporto di attività 2018.
Come per gli anni precedenti i conti hanno riconfermato la stabilità finanziaria: il Conto d’esercizio presenta una chiusura a zero con una cifra d’affari di 7 mio di franchi; il preventivo 2019 presenta un dato lievemente inferiore sempre con chiusura alla pari. I dati di bilancio, attivi e passivi ammontano a CHF 10'800'000. Tali cifre sono realizzate senza proporre delle collette, mentre il finanziamento da parte dello Stato (SECO) per progetti legati al Programma occupazionale è stato nell’ordine del 24% e dal Cantone per altri progetti nell’ordine dell’8%. Il sostentamento principale è dato dalle attività a carattere produttivo nella misura del 55% e da ricavi da immobili con l’11%. Per contro i costi maggiori sono per servizi e attività nell’ordine del 43% e quelli per il personale del 48%.
Il Programma occupazionale per persone disoccupate che l’anno scorso ha vissuto il trentesimo anno di organizzazione, nel 2018 si è tradotto nell’accoglienza e accompagnamento di 1’059 persone (845 in disoccupazione e 214 in assistenza) tutte alla ricerca di un posto di lavoro. Rimane alta la percentuale dei partecipanti con diritto alla disoccupazione che durante la misura del Programma ha trovato lavoro; si è trattato del 40% di coloro che hanno concluso il percorso. Caritas Ticino nell’accogliere ed accompagnare queste persone, oltre ad offrire attività di utilità pubblica di tipo produttivo, legate all’ecologia, alla protezione del territorio, all’agricoltura e al dare una seconda vita a molti oggetti, lottando contro la cultura dello scarto, propone un approccio metodologico che si fonda sulle risorse che ogni persona porta in sé, cercando con ogni operatore e operatrice di essere un segno di speranza e favorire l’aumento delle possibilità di ritrovare un posto di lavoro.
30 anni di organizzazione di Programma occupazionale per persone in disoccupazione e 20 anni per persone in assistenza; per quest’ultime l’approccio tenuto dal Cantone negli ultimi anni è stato di maggiore impulso per il reinserimento nel mondo del lavoro. Il lavoro, anche nei Programmi occupazionali, rimane lo strumento per mantenersi presenti nella società e punto di riferimento quotidiano per chi fa più fatica nel costruire rapporti sociali. Continua pertanto ad essere importante luogo anche per evitare la solitudine, valorizzare le proprie virtù e contribuire al bene comune.
Ma cosa ha prodotto il lavoro di queste oltre 1000 persone. Diversi i servizi di lotta allo spreco; nelle sedi di Giubiasco e Pregassona, si è continuato a recuperare tonnellate di oggetti riciclati come mobili, abiti e articoli vari; nelle sedi di Pollegio e Rancate si sono trattate e riciclate oltre 2000 tonnellate di apparecchi elettrici ed elettronici. In aumento rileviamo anche la mole di abiti usati raccolti attraverso i 140 cassonetti verdi: quasi 350 tonnellate quelle raccolte nel 2018. A queste dobbiamo aggiungere la quota stimata in oltre 50 tonnellate consegnate direttamente nei nostri negozi dell’usato: a Chiasso, Balerna, Pregassona, Giubiasco, Locarno e Pollegio. In particolare i CATISHOP.CH di Pregassona e Giubiasco che contribuiscono in modo rilevante a tutto l’impegno sociale di Caritas Ticino. Mentre nei negozi più piccoli è da segnalare l’importante contributo dato dalle volontarie che con costanza donano il proprio tempo libero.
Non da ultimo, sono state circa una quarantina le tonnellate di ortaggi prodotte nella nostra azienda agricola biologica di Pollegio. A questa attività nel verde aggiungiamo pure quella della cura del territorio, principalmente nel Sopraceneri che ha visto impegnate una trentina di persone in assistenza nel progetto delle neofite (piante invasive) e dunque nell’eradicazione di 380'000 litri di queste piante infestanti. Un’attività nata in sordina, ma sempre più apprezzata da enti pubblici e privati senza scopo di lucro dalla quale alcuni partecipanti ne sono usciti con un posto di lavoro fisso.
Se volessimo stimare indicativamente le tonnellate di materiale da riciclare ricevute in questi trent’anni di Programma occupazionale, la cifra di 100'000 tonnellate ci appare non lontana dalla realtà. È come incolonnare 30 km di autocarri carichi di questa merce, pari alla distanza tra Lugano e Chiasso.
Anche gli altri servizi della nostra impresa sociale valutiamo abbiano
dato un contributo positivo alla lotta contro la povertà relativa; l’attività
del Servizio sociale ha visto l’impegno su 486 dossier (373 nel 2017) con il
coinvolgimento di circa 800 persone. L’aumento di casi rispetto all’anno
precedente è da attribuire, da una parte alla crescita di casi di
sovraindebitamento attribuiti al servizio che rappresentano il 47% dei dossier
attivi e dall’altra ad un monitoraggio più accurato delle situazioni. Da
segnalare che il 52% (232 dossier) sono risultati essere casi nuovi, mentre
solo il 4% (42) sono risultati essere casi riaperti. Sono stati per contro
numerosi i casi archiviati nel 2018, persone per le quali non è stato più
necessario un intervento, pari al 62% (308 dossier). Ricordiamo che per il
servizio contro l’indebitamento è sempre attivo il numero verde 0800 20 30 30 per usufruire delle consulenze.
Si è concluso a fine 2018 il progetto pilota in collaborazione con il
Cantone per il coordinamento di gruppi e associazioni di volontari che si
occupano di persone richiedenti asilo. Da un gruppo di Associazioni già noto al Cantone e da questo segnalato
come nucleo di partenza dell’attività di coordinamento e mappatura, composto da
una decina di soggetti e un numero di circa 100 volontari, si è giunti a
coinvolgere 35 soggetti e un numero di persone che supera abbondantemente le
300 unità.
Continua per contro il progetto d’inserimento di persone richiedenti
asilo in attività di utilità pubblica, organizzati da comuni o enti senza scopo
di lucro, che nel 2018 ha occupato 122 persone per 41'000 ore di lavoro.
Come l’anno precedente sono stati accolti anche 11 persone che hanno
prestato Servizio civile.
Il servizio comunicazione ha continuato il suo impegno per la
divulgazione del pensiero, delle azioni di Caritas Ticino e di tematiche sociali
e culturali diverse, attraverso la settimanale emissione televisiva in onda su
TeleTicino il sabato sera e su YouTube (dove sono presenti oltre 1700 video),
che nel 2018 ha prodotto 52 puntate in alta definizione. Sempre capillarmente
presente anche l’altro strumento di comunicazione, la Rivista Caritas Ticino, con
quattro edizioni annuali, la quale mantiene la tiratura di 5'500 copie. Il
tutto realizzato anche con un impegno non indifferente di volontari.
Segnaliamo inoltre quei servizi meno conosciuti ma garanti
dell’efficienza dell’organizzazione come l’amministrazione e il servizio tecnico-informatico
che permettono il regolare sviluppo delle attività.
Oppure il Servizio Catidépo che offre l’affitto di spazi per il deposito
di merce diversa e documenti.
Nel 2018 è ulteriormente continuato il contatto con le parrocchie e i
vicariati della diocesi. In particolare con il vicariato del Luganese è nata la
proposta per un corso di volontari che operano nell’ambito delle persone
anziane, corso che proprio durante questo mese di maggio sta avendo un buon
riscontro con le serate che si tengono a Paradiso. Si sono inoltre rafforzati i
contatti con la Caritas di Como dove alla fine di febbraio si è organizzato un
pomeriggio sul volontariato attraverso i confini che su proposta dei rispettivi
vescovi ha accolto un buon numero di persone sia dal Ticino che dal Comasco.
I dati completi dell’anno 2018 saranno pubblicati sul numero di giugno
della rivista Caritas Ticino e contemporaneamente disponibili sul nostro sito caritas-ticino.ch
Pregassona, 14 maggio 2019