mercoledì 4 maggio 2016

COMUNICATO STAMPA ASSEMBLEA CARITAS TICINO 2016

Cambiamenti al vertice per il 2017



L’assemblea di Caritas Ticino, l’organo direttivo di quindici membri fra cui il vescovo Valerio Lazzeri, ha avuto questa mattina la sua seduta annuale per l’esame dei conti e il rapporto di attività 2015, oltre a importanti cambiamenti al vertice dell’organizzazione approvati per il 2017.
La stabilità finanziaria si riafferma con una chiusura a zero con 6,7 mio di esercizio e il preventivo 2016 si attesta su una previsione analoga di 7 mio, nonostante l’organizzazione non faccia collette e il finanziamento statale per i programmi occupazionali sia dell’ordine del 25%. Le attività a carattere imprenditoriale e produttivo sono la fonte di sostentamento.
Le attività produttive continuano a svilupparsi sul fronte del programma occupazionale che, con circa 150 posti di lavoro ha accolto nel 2015 ben 900 persone disoccupate di cui un centinaio in assistenza. Un programma da cui il 30% circa delle persone inserite esce con un posto di lavoro e molti altri con un netto miglioramento delle possibilità di ricollocamento, grazie anche alla linea metodologica fondata sulle risorse delle persone e non sul loro bisogno e sulla penuria di risorse. Oltre alla tradizionale e importante attività di recupero mobili (Giubiasco e Pregassona), nelle 4 sedi del programma occupazionale si sono svolte attività di riciclaggio di 2300 t di materiale elettronico (a Pollegio e Rancate), di smistamento di 360 t di abiti (a Rancate) in buona parte raccolti nei 108 cassonetti distribuiti in Ticino, e in fine nell’azienda orticola di Pollegio si sono prodotte 20 t di ortaggi bio.
I CATISHOP.CH di Pregassona e Giubiasco, programma occupazionale e negozi, in costante crescita, si consolidano come un sostegno importante di tutto l’impegno sociale di Caritas Ticino.
Fra le nuove attività con l’inserimento di persone disoccupate spicca la lotta alle piante invasive in Ticino in collaborazione col cantone.
Giudizio positivo anche sugli altri settori storici di Caritas Ticino, come il servizio sociale (250 dossier nel 2015) con uno sviluppo continuo del settore della lotta all’indebitamento in collaborazione col progetto cantonale “Il Franco in Tasca”, o la produzione televisiva settimanale per Teleticino e Youtube con la realizzazione di servizi e nuove serie video sulle tematiche che più interrogano Caritas Ticino.
Importanti decisioni sono state inoltre prese relativamente alla conduzione dell’organizzazione a partire dal prossimo anno. Il direttore Roby Noris, dopo 37 anni di attività a Caritas Ticino, andrà in pensione a fine anno e passerà il testimone all’attuale vicedirettore Marco Fantoni, ma assumerà la carica di presidente. La vicepresidenza sarà affidata a don Giuseppe Bentivoglio, attuale presidente, mentre alla vicedirezione è stato nominato Dante Balbo, diacono, responsabile del servizio sociale. Rafforzato anche il ruolo del “Consiglio dei capisettori”, che affianca la direzione. Il consiglio è composto da Michela Bricout responsabile dell’informazione, Marco Bernasconi responsabile dell’amministrazione, Alessandro Palermo responsabile del settore informatico e i responsabili del programma occupazionale Nicola di Feo, Mara Dubravac e Stefano Frisoli.
Nel segno della continuità quindi, Caritas Ticino si accinge a continuare una attività a carattere imprenditoriale di una impresa sociale che si vuole strettamente legata alla Diocesi nell’alveo della dottrina sociale della Chiesa, per la realizzazione di una società solidale ispirata dalla carità evangelica.

Pregassona, 4 maggio 2016

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